Largo alla NATURA !
un progetto 100% ecosostenibile
Borgo Riparossa è un progetto etico e salutare, i prodotti che realizziamo sono prodotti che per primi finiscono sulle nostre tavole, la location che verrà recuperata sarà per primo il posto dove i nostri amici si sentiranno accolti e coccolati nel bello.
Agricoltura Rigenerativa
Borgo Riparossa è da anni un’azienda Biologica Certificata che ha a cuore il benessere della natura nelle sue diverse forme, a partire dal terreno dove dimorano i nostri ulivi e le nostre viti.
Siamo un esempio di agricoltura a basso impatto ambientale, che promuove processi naturali essenziali come il sequestro del carbonio, applicando principi e modalità di lavoro tipiche dell’agricoltura rigenerativa.
La lavorazione del terreno interrompe i processi necessari per il suo benessere, come il sequestro del carbonio. Col tempo ci siamo resi conto che lavorare il meno possibile il terreno significava rigenerarlo e migliorarne l’apporto alle nostre piante. Ridurre al massimo il disturbo del suolo senza intervenire mai sui suoi strati in maniera aggressiva. La diminuzione dell’intensità e della profondità delle lavorazioni, associata ad un minor numero di passaggi e transiti sui terreni con strumenti meccanici, permette di aumentare la fertilità del suolo.
Favoriamo la rigenerazione del suolo favorendo la fertilizzazione del terreno con minerali, parti organiche naturali. Preserviamo e aumentiamo la biodiversità degli ecosistemi, creando degli ambienti ospitali per le specie viventi come attraverso gli impollinatori di alberi e piante. Per noi vorrà dire a breve anche autoproduzione e autonomia energetica, con particolare attenzione agli sprechi e il riutilizzo interno degli scarti.
Facciamo uso di cover crops, letteralmente “colture di copertura”, sono anche definite catch crops, cioè “colture da cattura”. Sono quelle pratiche colturali che i vecchi contadini chiamavano “coltura da sovescio”, cioè una coltura destinata ad essere interrata, che non dà origine a una produzione.
Le “colture di copertura” consentono, in un periodo di non coltivazione, di intercettare la radiazione solare e catturare gli elementi nutritivi, migliorando l’efficienza dell’ecosistema e il controllo sulle infestanti. In questo modo si riesce a coprire il terreno e proteggerlo dagli agenti climatici in maniera continua, inoltre si limitano i rischi ambientali dovuti alla perdita dei nitrati, all’erosione e al ruscellamento superficiale, alla perdita di biodiversità, quindi in sintesi: conservare ed arricchire la fertilità del suolo.
L’agricoltura rigenerativa non ha bisogno di potenza e di velocità, quindi riduce anche i consumi di carburante e le ore di lavoro necessarie alla preparazione e alla cura dei terreni coltivati. Quest’approccio, inoltre, consente di conservare meglio la sostanza organica del suolo perché non necessita di arature profonde. Protetto dalle colture di copertura e lavorato il meno possibile, il suolo, sviluppa da solo la sua naturale capacità di infiltrazione e filtrazione dell’acqua. Di conseguenza si riduce la perdita degli elementi minerali, aumenta la capacità di trattenuta dell’acqua e si abbassa la sensibilità all’erosione.
L’introduzione nel ciclo produttivo di questo tipo di pratica agricola contribuisce, quindi a migliorare la sostenibilità del processo produttivo perché consente di utilizzare le potenzialità dell’ecosistema a favore della produzione, riducendo i costi di coltivazione e contribuendo alla rimozione di carbonio attraverso attività Carbon Negative.